martedì 25 ottobre 2016

Step 08: La saggezza popolare

Le frasi sul grigio rivelano che questo colore non è deprimente e triste come viene sempre dipinto: anzi, anche nella nebbia può esserci la poesia. 
Non dimentichiamoci inoltre che il grigio non è altro che l'insieme di sfumature che stanno tra il bianco e nero: in quanto tale, può avere declinazioni praticamente all'infinito.

"Ho l'umore tra il grigio tortora, il grigio antracite e il grigio ardesia"
Fragmentarius 
"I cieli grigi sono solo nuvole di passaggio"
Duke Ellington
"Il mondo non è nero e bianco, sembra più nero e grigio"
Graham Greene
"Quando inizia a diventare il pelo grigio, lascia la donna è attaccato al vino"
Proverbio lombardo
"Come dice un proverbio indiano: se davanti a te vedi tutto grigio sposta l'elefante"
Anonimo
Il capello grigio dice: “Io sono venuto per restare”.
(Proverbio etiope)
Il sapone è grigio, ma lava bianco.
(Proverbio russo)
Cento cavalli grigi non fanno un solo cavallo bianco.
(Johann Wolfgang Goethe)

Di seguito una raccolta di aforismi, frasi celebri e proverbi sul grigio, inteso sia in senso concreto, cioè al colore intermedio tra il bianco e il nero, sia in senso figurato.

A capelli grigi non convengono pensieri biondi.
Anche sulle teste giovani spuntano capelli grigi.
Capelli grigi e denti del giudizio non vengono negli stessi anni.
Capelli grigi e giudizio non vengono sempre insieme.
Capelli grigi son fior di vecchiaia.
Di notte tutti i gatti sono bigi.
La saggezza non viene sempre coi capelli grigi.
Non si grida al lupo che non sia can bigio.
Occhi neri si fan guardare, occhi grigi fanno innamorare.
Se non è lupo è can bigio.


Come si può notare leggendo alcuni dei precedenti proverbi, il colore grigio è sempre stato associato a qualcosa di negativo, ma in alcuni casi i proverbi smentiscono questa credenza popolare e le superstizioni più comuni con degli esempi concreti che ne indicano alcune doti positive.



Fonti: 
aforismi sul grigio
Frasi, citazioni e aforismi sul colore grigio
Aforismi

giovedì 20 ottobre 2016

Step 07: I colori nel cinema

il colore nel cinema è un'aspetto fondamentale, proprio per il fatto che quest'ultimo è basato sulla visione di una sequenza di immagini.
Anche questa volta non trovando l'ardesia direttamente coinvolta, andremo ad analizzare il colore grigio in generale.
Prima dell'avvento dei filmati a colori, essi venivano proiettati in scala di grigi o più semplicemente in bianco e nero (b. e n.). In questo modo, grazie alla diversa intensità del grigio nelle varie parti dell'immagine, si riuscivano a distinguere i soggetti dell'immagine proiettata.

Il b. e n. è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta.
Nelle teorie del cinema, formaliste e realiste, sviluppatesi a partire dagli anni Trenta, il b. e n. non rappresenta un problema in sé, né dal punto di vista estetico, né da quello della percezione: è piuttosto dato per scontato, divenendo materia di dibattito solo con l'avvento del colore.
Secondo Arnheim "l'accettazione di un mondo in bianco e nero" si spiega con "il fenomeno dell'illusione parziale" cui si è soggetti al cinema come a teatro, ossia con il fatto che ci si cala nella rappresentazione mantenendosi però sulla soglia di coscienza. Nello spettatore avverrebbe una "compensazione inconscia", quella stessa per cui nella realtà non vengono registrati nella loro interezza i cambiamenti di prospettiva che riguardano ogni oggetto esteso in profondità proprio perché li si compensa inconsciamente. Sergej M. Ejzenštejn si spinge oltre, facendo cioè non dello spettatore ma del cinema stesso il soggetto della compensazione: per lui il colore materializza una "tendenza" o un "bisogno" espressivo già presenti nel cinema in bianco e nero. I colori hanno avuto comunque una funzione essenziale nella composizione dell'immagine in b. e n., in quanto la luce "attecchisce" diversamente su un giallo o su un verde.

Le teorie più recenti insistono sulla funzione costruttiva più che ricettiva dell'occhio, e dunque sulla differenza fra percezione naturale e cinematografica. Il b. e n. rappresenta uno dei segni più evidenti di questa artificialità si può quindi dire che esso è a sua volta un codice, un aspetto della convenzione, oppure delle tracce lasciate dalla realtà sulla celluloide. In ogni caso il b. e n. trasfigura la realtà, la stilizza, la rende evidente per sottrazione. E può esasperarne il grigiore o mitizzarla fino a renderla fantasmatica: come accade per i volti degli attori che, disincarnati, diventano pure linee, concentrati d'espressione.


infine si può dire che il grigio essendo un colore molto significativo può essere ancora presente nel cinema a colori, soprattutto nello sfondo, magari costituito da un cielo nuvoloso, da una catena montuosa, da una strada interminabile o da un muro di cemento.

Sempre per la sua significatività possiamo anche ritrovarlo in un titolo di un film, come ad esempio "Cinquanta sfumature di grigio".

Fonti:
Bianco e nero - Treccani
       

mercoledì 19 ottobre 2016

Step 06: I colori nella scienza

Dal punto di vista scientifico, ed in particolar modo da quello fisico, il colore può essere analizzato in base al suo spettro d'emissione e ad il suo comportamento con la luce.

Il colore si caratterizza per le seguenti tre qualità:

• Tono o Tinta: è legato alla presenza di una lunghezza d'onda dominante dello spettro di emissione; questa individua il colore fondamentale con cui viene visto un oggetto illuminato.
Se una luce è caratterizzata da una distribuzione spettrale in cui non sia possibile identificare una  lunghezza d’onda dominante, essa sarà definita di colore grigio.

• Purezza o Saturazione: è la vivacità del colore, legata al rapporto tra il contenuto energetico di una luce in corrispondenza della lunghezza d’onda dominante e quello relativo alle rimanenti lunghezze d’onda dello spettro di emissione.
La purezza massima corrisponde all’emissione di una luce monocromatica, mentre la purezza minima corrisponde al grigio.

• Luminosità: è il parametro legato al contenuto energetico globale della luce considerata all’interno dello spettro di emissione. Maggiore è l’energia emessa, maggiore è la luminosità del colore considerato e maggiore risulterà la chiarezza con cui questo verrà percepito.

Il bianco, il nero ed il grigio sono colori che non possono essere tra loro distinti dal punto di vista cromatico per ciò che concerne gli aspetti di tinta e saturazione; sono infatti tutti e tre caratterizzati dallo stesso tipo di curva di emissione spettrale. L’unica caratteristica che li distingue dal punto di vista cromatico è l’intensità, cioè la quantità di energia globalmente emessa.
Il bianco ha luminosità massima, il nero ha luminosità nulla, il grigio ha una luminosità intermedia tra quelle del bianco e del nero.

Nelle applicazioni tecniche per la maggioranza dei casi i corpi non sono neri, ma molti di essi possono essere assimilabili a corpi grigi.
Il valore di assorbimento per tali corpi non vale 1 come per i corpi neri, ma è inferiore, compreso fra 0 ed 1, e costante per ogni valore di lunghezza d’onda, a differenza dei corpi colorati.
Per tali motivi è possibile affermare che il corpo grigio è un corpo nero che ha un valore di assorbimento e di emissione inferiore, ma costante al variare della frequenza.
Il comportamento di un corpo grigio è riconducibile a quello di un corpo nero semplicemente moltiplicando il valore ottenuto per l’emissività monocromatica, il cui grafico è mostrato in seguito:

Emissività monocromatica per corpi differenti


È possibile anche utilizzare l’emissività integrale al posto dell’emissività monocromatica, poiché per il corpo grigio essa è costante per ogni lunghezza d’onda.
Per il corpo grigio la legge di Stefan – Boltzmann diventa: 

                                                           
In tale modo il valore di potere emissivo integrale è inferiore a quella del corpo nero.

Fonti:

Step 05: I colori nella musica

Nei titoli e nei testi delle canzoni in italiano è molto difficile ritrovare il color ardesia, quindi per questo motivo andremo a riportare alcuni brani musicali in inglese in cui sarà presente sotto il nome di "gray slate".

GENERE ROCK:

Al Stewart - Timeless Skies

The hill once again
Looking down from the tracks
To the grey slate roofs

I watched the village moving
As the day went slowly by
In the field we lay here
Lovers' footsteps went by
In the fields we lay here
My very first love and I
Under timeless arcadian skies
Under timeless arcadian skies

The old canal lies
Sleeping under the sky
The barges are gone to a lost decade
On overgrown banks here
Lovers' footsteps went by
Long before ever the roads were made
And in our turn we passed here
And carved our names on trees
As the days washed by like
Waves of an endless sea
Under timeless arcadian skies
Under timeless arcadian skies

Time runs through your fingers
You never hold till its gone
Some fragments just linger with you
Like snow in the spring hanging on

I left the village behind in the night
To fade like a sail in the darkening seas
The shifts and changes in the patterns of life
Will weather it more that the centuries
And in another village in a far off foreign land
The new day breaks out opening up its hand
And the sun has the moon in his eyes
As he wanders the timeless skies

GENERE ROCK SPERIMENTALE:

A-HA - Locust

Don't be afraid
It's a harmless moon
All we can do
Is to assume
Our lives must change
A change is due

I hear you say
What are we gonna do

O' weeping night
O' grieving sky
O' rabbit wind 
You just flew by

Grant me this 
Some small reward
Don't announce 
Time of the final call

My dream was this:
Across the sky
A slate-gray cloud
That filled the eye

A slate-gray cloud
Comes through the dust,
Locust
Don't' be afraid

It's a harmless moon

GENERE ROCK PROGRESSIVO:

Marillion - Born To Run

The quiet sadness of the people of the North 
Echoes silently around the cold grey places 
Ecstasies undared 
Tremble upon the edge of the tightly, respectably unfulfilled 
Who drink to excess in order to forget what never happened 

Brave faces 
Well dressed ordered minds on suicide's edge
Reflected in the rain-skimmed slate grey, battleship grey, hardship grey

[Blue grey]

And further South, and homeless
Here I am
Globally altered and dishevelled
Oh darling, I've done it all 
An antithesis of sorts 
And yet bound together and hopelessly in love
With the inevitable loss 
And the end 
How can we run from ourselves? 


Pete: "A is a nice place to go. What were those chords again?"

Jethro Tull - Wond'ring Again

There's the stillness of death on a deathly unliving sea
And the motorcar magical world has long since ceased to be,
When the eve bitten apple returned to destroy the tree.
Incestuous ancestry's charabanc ride,
Spawning new millions throws the world on its side.
Supporting their farflung illusion, the national curse,
And those with no sandwiches please get off the bus.

The excrement bubbles, the century's slime decays,
And the brainwashing government lackeys would have us say
It's under control and we'll soon be on our way
To a grand year for babies and quiz panel games
Of the hot hungry millions you'll be sure to remain.
The natural resources are dwinding and no one grows old
And those with no homes to go to, please pick yourself holes.

We wandered through quiet lands, felt the first breath of snow,
Searched for the last pigeon, slate gray I've been told.
Stumbled on a daffodil which she crushed in the rush,
Heard it sigh and left it to die.
At once felt remorse and were touched by the loss of our own,
Held its poor broken head in her hands, dropped soft tears in the snow
And it's only the taking that makes you what you are.
Wondering aloud will a son one day be born
To share in our infancy in the child's path we've worn.
In the aging seclusion of this earth that our birth,
Did surprise. We'll open his eyes.

GENERE ROCK PSICHEDELICO:

The Incredible String Band - The Iron Stone

A long wind a weaving mind
Over all the land the wild flowers grow,
Echoing kind to kind
On that day when I found the iron stone
Heavy in my hand in the sloping rain
Ever the seas rolled on and o'er my heart
They roofed their slates of grey

The iron stone I found it on that day

The iron stone I brought it home
Heavy in my hand I brought it home
Black as the thoughts of doom
A man told me it came from the moon
Flying through time it flew
Upon the long beach where I found it
Dancing horses told their tale
Among the stones it called me
There my hand it knew
Seeing in the thickness of the thick black sight
Forests and centaurs and gods of the night
Never that sun shone on
Where high Atlantis raised her shores
How sang the dragons of the sea

Love paints the carts with suns for wheels
The jester's bauble, cap and bells
The brave, perhaps, Mustachio
Sir Primalform Magnifico
The dragon me with golden toes
And golden fire my flaming nose
And memories, memories

My cave was bright with sulky gems
That paled the stars like diadems
Silver lost and buried gold
Such was my home in days of old.

giovedì 13 ottobre 2016

Step 04: I colori nel mito

Non ritrovando il colore ardesia nello specifico in funzione del mito, andremo ad analizzare la presenza del grigio in generale.

La leggenda degli Indios dell’Amazzonia “La nascita dei colori” trasmette sentimenti di fraternità e rispetto delle diversità.
Tanto tempo fa gli dei litigavano sempre perché il mondo era assai noioso con due soli colori: uno era il nero che comandava la notte, l'altro era il bianco che camminava di giorno; il terzo non era un colore, era il grigio che dipingeva sere e mattine affinché non si scontrassero troppo.
Questi dei erano litigiosi ma molto sapienti.
In una riunione si misero d’accordo per pensare a come rendere allegra la vita degli uomini e così, grazie al contributo di ognuno di loro, scoprirono gli altri colori.



Fonti:
Leggenda degli Indios dell'Amazzonia : "La nascita dei colori"

mercoledì 12 ottobre 2016

Step 03: I codici del colore

Un singolo colore, nel nostro caso l'ardesia, può essere contraddistinto da vari codici che ne indicano la composizione. Di seguito saranno elencati i principali.

Ardesia
Coordinate del colore
HEX#708090
RGB(rgb)(112; 128; 144)
CMYK(cmyk)(22; 11; 0; 44)
HSV(hsv)(210°; 22%; 56%)

HEX: Indica il sistema numerico esadecimale che è un sistema numerico posizionale in base 16, cioè che utilizza 16 simboli invece dei 10 del sistema numerico decimale tradizionale. esso è utilizzato per indicare il colore in HTML.

RGB: è un modello di colori le cui specifiche sono state descritte nel 1931 dalla CIE (Commission internationale de l'éclairage). Diversamente dalle immagini a livelli di grigio, tale modello di colori è di tipo additivo e si basa sui tre colori: rosso (Red), verde (Green) e blu (Blue), da cui appunto il nome RGB.

CMYK: sigla di Cyan, Magenta, Yellow, Key black; è un modello di colore detto anche di quattricromia o quadricromia. La “K” in CMYK si riferisce a key (chiave), in quanto i sistemi di stampa che utilizzano questo modello usano la tecnologia Computer to plate (CTP), nella quale mediante una “lastra chiave” (“key plate” in inglese) si allineano correttamente le lastre degli altri tre colori (il ciano, il magenta ed il giallo appunto).

HSB: sigla di Hue Saturation Brightness, in inglese "tonalità, saturazione e luminosità". Indica sia un metodo additivo di composizione dei colori, sia un modo per rappresentarli in un sistema digitale. Viene anche chiamato HSV da Hue Saturation Value (tonalità, saturazione e valore) o HSI da Hue Saturation Intensity (tonalità, saturazione ed intensità). È una variante del modello Hue Saturation Lightness (HSL).

Nei principali cataloghi ritroviamo l'ardesia sotto i seguenti codici/nomi:

Pantone: il colore che più rispecchia l'ardesia è il 5405;
RAL Color Chart: codice 7015;
delux Colour Wall: il colore che più si avvicina all'ardesia è Harts Grey;
Stucco Color Chart: nel listino dei colori, è possibile ritrovare l'ardesia nel codice 027/1;

Fonti: Wikipedia

martedì 11 ottobre 2016

Step 02: L'arcobaleno delle lingue nel mondo

Afrikaans: lei
Albanese: propozoj
Amarico: መከለያ (mekeleya)
Arabo: لائحة (layiha)
Armeno: շիֆեր (shifer)
Azero: şifer
Basco: pizarra
Bengalese: কঠোরভাবে সমালোচনা করা (Kaṭhōrabhābē samālōcanā karā)
Bielorusso: шыфер (šyfier)
Birmano: slate
Bosniaco: škriljac
Bulgaro: шисти (shisti)
Catalano: pissarra
Cebuano: slate
Ceco: břidlice
Chichewa: slate
Cinese: 石板 (Shíbǎn)
Coreano: 슬레이트 (seulleiteu)
Corso: humanité
Creolo haitiano: adwaz
Croato: škriljac
Curdo: şaşîyên
Danese: skifer
Ebraico: צפחה
Esperanto: skribtabulo
Estone: kiltkivi
Filippino: talaan ng mga kandidato
Finlandese: liuskekivi
Francese: ardoise
Frisone: ardoise
Gaelico scozzese: sglèat
Galiziano: pizarra
Gallese: llechi
Georgiano: ფურცლიდან (p’urts’lidan)
Giapponese: スレート (Surēto)
Giavanese: slate
Greco: σχιστόλιθος (schistólithos)
Gujarati: સ્લેટ (Slēṭa)
Hausa: Slate
Hawaiano: slate
Hindi: स्लेट (slet)
Hmong: slate
Igbo: wepụrụ ebubo
Indonesiano: batu tulis
Inglese: slate:
Irlandese: slinn
Islandese: ákveða
Italiano: ardesia
Kannada: ಸ್ಲೇಟ್ (Slēṭ)
Kazako: шифер (şïfer)
Khmer: ផលិតផល (phlitaphal)
Kirghiso: тосмо (tosmo)
Lao: slate
Lettone: šīferis
Lituano: skalūnas
Lussemburghese: Situatioun
Macedone: чеша
Malayalam: സ്ലേറ്റ് (slēṟṟ)
Malese: senarai calon
Malgascio: bato
Maltese: lavanja
Maori: papa tuhi
Marathi: दुधी (Dudhī)
Mongolo: шифер (shifyer)
Nepalese: स्लेट (Slēṭa)
Norvegese: skifer
Olandese: leisteen
Pashto: برګۍ
Persiano: تخته سنگ
Polacco: łupek
Portoghese: ardósia
Punjabi: ਸਲੇਟ (Salēṭa)
Rumeno: ardezie
Russo: шифер (shifer)
Samoano: slate
Serbo: шкриљац (škriljac)
Sesotho: letlapa
Shona: dombo
Sindhi: بخشي
Singalese: වදින සසප අපේක්ෂක (vadina sasapa apēkṣaka)
Slovacco: bridlice
Sloveno: skrilavca
Somalo: Baladweyne
Spagnolo: pizarra
Sundanese: sabak
Svedese: skiffer
Swahili: slate
Tagiko: шифер (şifer)
Tailandese: กระดานชนวน (Kradānchnwn)
Tamil: ஸ்லேட் (Slēṭ)
Tedesco: Schiefer
Telugu: స్లేట్ (Slēṭ)
Turco: arduvaz
Ucraino: шифер (shyfer)
Ungarese: pala
Urdu: سلیٹ
Uzbeco: shifer
Vietnamita: slate
Xhosa: isileyiti
Yiddish: שיווערשטיין
Yoruba: sileti
Zulu: slate

Fonti: Google translate

Step 01: Definizione del colore

L'ardesia, che prende il proprio nome dall'omonima roccia, è una tonalità di grigio con dei leggeri riflessi di azzurro.
Il termine ardesia deriva da un'antica parola francese "ardesie", con riferimenti ad Ardennes, provincia francese in cui si sviluppò una delle prime industrie estrattive per la produzione di lastre da copertura.
L'ardesia è una roccia metamorfica di origine sedimentaria  e facilmente lavorabile, classificata come tenera o semi-dura.
Essa è di colore plumbeo-nerastro e tende a schiarirsi dal momento dell'estrazione fino ad assumere una pigmentazione grigio chiara, essendo che i residui carboniosi si ossidano una volta a contatto con ossigeno, umidità e radiazioni ultraviolette.