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giovedì 12 gennaio 2017

Step 25: Sintesi finale

Durante la realizzazione di questo blog mi è stato possibile acquisire molte conoscenze specifiche riguardo al colore ardesia, particolare tonalità di grigio (Step 01) identificata da un proprio codice secondo vari cataloghi (step 03).
Inoltre non è stato difficile accorgersi come il suo ampio utilizzo sia principalmente dovuto all'impiego diretto dell'omonima roccia, che possiede particolari proprietà chimiche (step 14) e fisiche (step 06). Proprio grazie alla sua resistenza e possibilità di lavorazione venne spesso utilizzata in architettura (step 22) per la copertura di tetti (come si può riscontrare nel documento "trattato generale di costruzioni civili 3 : della copertura dei tetti") (step 11) e per il rivestimento di pavimentazioni, mentre in cucina (step 12) soprattutto per la realizzazione di pietre da cottura e piatti.
Ovviamente non dobbiamo dimenticare che questo colore è stato spesso utilizzato, sia nel presente che nel passato, anche nella moda (step 20) proprio per le sue caratteristiche estetiche, nella pittura (step 18), in capi di abbigliamento ed altro, ma soprattutto nel design (step 16), per la realizzazione di interni ed oggettistica varia. Proprio per questo motivo è spiegata la sua larga presenza in spot pubblicitari (step 15) di vario genere.
Questa particolare tonalità di grigio è presente anche in riviste di uso quotidiano come libri illustrati e fumetti (step 13), nei quali le immagini giocano un ruolo fondamentale nella comprensione del testo.
Il colore ardesia è stato importante per molti simboli ed emblemi (step 10) soprattutto nel passato, quando venivano scolpiti direttamente sull'omonima roccia, ma anche tuttora la sua presenza non è scomparsa come possiamo notare sullo sfondo dello stemma di alcune automobili della Jaguar. 
Grazie alle sue traduzioni in molte lingue del mondo (step 02), è stato inoltre possibile ricercare un brevetto (step 17) che lo riguardasse nello specifico, come nel caso di un metodo di regolazione del pianale dei tavoli da biliardo in ardesia.
In ambiti come il cinema (step 07), il mito (step 04) e la saggezza popolare (step 08) non è stato facile trovare particolari riferimenti a questo colore, e proprio per questo motivo è stato trattato il grigio in generale. Nella musica invece il colore specifico è presente in molti testi stranieri in lingua inglese, ma non in quelli in italiano (step 05).
Infine attraverso un'attenta analisi del colore ardesia tramite aggettivi, sostantivi (step 24) ed altre parole che lo riguardavano direttamente (step 09), ho avuto la possibilità indagarne approfonditamente le principali caratteristiche anatomiche (step 19) ed il senso del suo utilizzo in base ai vari significati psicologici che possiede (step 23), riuscendo a ricollegarlo a personaggi storici importanti (step 21).

venerdì 6 gennaio 2017

Step 24: La "nuvola del colore"

Ho scelto la casa come forma per contenere gli aggettivi e i sostantivi collegati al nostro colore ardesia, poiché dopo questo percorso ho potuto notare come la sua presenza in essa sia sempre stata abbondante. Dai tetti ai pavimenti, dalle scale ai rivestimenti delle pareti ci capita infatti di imbatterci spesso in questo splendido colore.


Step 23: Un colore "selvaggio"

Prendendo in considerazione la tonalità grigia in generale, si possono fare parecchie considerazioni.
Generalmente chi  predilige il colore grigio è un individuo poco decisionale, poco energetico e con poca vitalità, distaccato ed introverso. Un qualcuno che prende sempre tempo nel momento in cui deve effettuare una scelta. Egli inoltre si sente inadeguato e disinteressato nei confronti di ciò che lo circonda. Infatti il colore grigio è il simbolo della neutralità.

Nel passato questo colore venne principalmente associato alla cenere, come conseguenza del rossore del fuoco che esaurisce la propria spinta energetica e vitale. Così essa possiede valenze che riconducono al tema centrale del residuo di un flusso vitale ormai estinto, che fa apparire questo colore come espressione della devitalizzazione e del ritiro di investimenti energetici.
Nel cristianesimo, ad esempio, la cenere significava la mortificazione della pulsionalità e la compunzione in cui si spegneva ogni passione e ogni desiderio.



Ma pure nel grigiore di questo colore, non mancano significati dalle valenze positive, poiché il carattere freddo del grigio può anche possedere sfumature vicine alla neutralità, all’oggettività o all’ impersonalità combinata alla conoscenza.
Negli antichi testi di Chuang-tzu, ad esempio, si paragonava la cenere al cuore del saggio, volendo significare in questo modo come in esso fosse estinta ogni attività mentale, ogni turbolenza emotiva ed ogni pulsione istintuale.

In India, inoltre, si cospargono di cenere i sadhù shivaiti, a imitazione di Shiva il quale, abbandonati gli stimoli della vita ordinaria, si era ritirato nel mondo ascetico.

Inoltre grigio, non a caso, era il saio dei primi monaci, che solo molto più tardi divenne marrone, passando dai significati della cenere a quelli della terra.


Fonti:
Il significato del grigio
La psicologia del colore grigio

mercoledì 21 dicembre 2016

Step 22: il colore in architettura


Un opera architettonica in cui possiamo riscontrare ampiamente la presenza del colore ardesia è la Chiesa del Gesù e dei santi Ambrogio e Andrea di Genova.
La sua copertura infatti è stata realizzata proprio nella pietra da cui deriva questo colore, come spesso accadeva in Liguria dove erano presenti le maggiori aziende estrattive.


In questo caso, il rivestimento delle cupole avviene partendo dal basso con registri di ardesia che diminuiscono di dimensione al restringersi del diametro della cupola. Tutto ciò risulta quindi molto complicato e deve di conseguenza essere realizzato da professionisti.

Ritroviamo inoltre la presenza del nostro colore nella rivista internazionale per l'architettura, l'arte e il design con le pietre naturali "Stone - Ideas", nell'articolo "Architettura: draghi sul tetto in ardesia".



Fonti:


venerdì 16 dicembre 2016

Step 21: I protagonisti

Per quanto riguarda il legame tra un personaggio del passato e il nostro colore, possiamo fare riferimento alle ardesie artificiali, la cui invenzione è attribuita all'austriaco L. Hatschek (1900).


Esse sono tipi di materiale di costruzione artificiale che sostituiscono le ardesie più sottili per la copertura di pareti e di tetti, e che, pur avendo altre applicazioni, vengono prodotti per lo più con uno stesso processo, basato sulla combinazione di amianto e il cemento Portland.

Fonti:
Ardesia - Treccani.it

domenica 11 dicembre 2016

Step 20: I colori della moda

Negli ultimi anni il colore ardesia ha fatto il suo ingresso nella moda sia per quanto riguarda l'abbigliamento maschile che quello femminile.
Ritroviamo questo colore soprattutto in abiti eleganti, adatti ad occasioni particolari.
Nel web infatti non sono rari i negozi online che, stando sempre al passo con l'ultima moda, ci presentano il loro listino di capi proprio di questo colore.






















Possiamo ritrovare il nostro colore anche nel dipinto "Autoritratto con fiore d'eringio" di Albrecht Dürer (step 05).
L'artista infatti si mostra abiti alla moda di color ardesia, con cui creano un contrasto simulante il bordo rosso chiaro del berretto.

In conclusione si può quindi affermare che il colore ardesia è presente nella moda del giorno d'oggi, ma lo è sto anche nel passato.


Fonti:
Wikipedia

mercoledì 7 dicembre 2016

Step 19: Anatomia di un colore

L'anatomia (dal greco ανατομή, anatomè = "dissezione"; formato da ανά, anà = "attraverso", e τέμνω, tèmno = "tagliare") ci spinge a non soffermarci sull'esteriorità delle cose, ma ad esplorarne anche gli strati più interni.



Da questo punto di vista, il colore ardesia è molto particolare, proprio per il fatto che deriva direttamente da quello dell'omonima roccia. La sua tonalità di conseguenza tende ad essere associata proprio ad essa e quindi a rievocare le sue proprietà. Ad esempio la solidità e la continuità materica ricompongono le fratture dello spazio, donandogli  una pienezza estetica e psicologica.
Dal punto di vista psicologico in particolare, oltre che solidità, profondità di pensiero e ricerca interiore, la pietra rimanda al legame ancestrale con la madre terra, e suscita emozioni artistiche, sensazioni di maestosità e regalità.

Fonti:
Wikipedia
Materiali ed energia nello psico design

lunedì 28 novembre 2016

Step 18: Le arti pittoriche

Nella seguente opera ritroviamo il colore ardesia nei pregiati vestiti del soggetto.

Albrecht Dürer
"Autoritratto con fiore d'eringio"
Misure: 55,5 X 44,5
Anno: 1493
Olio su pergamena trasportato su tela
Museo del Louvre di Parigi
Fonti:
Autoritratto con fiore d'eringio - Wikipedia
"Autoritratto con fiore d'eringio" - Storia dell'arte

Step 17: Brevetti

 Slate leveling system for a billiard table


Numero di pubblicazioneUS5839966 A
Tipo di pubblicazioneConcessione
Numero domandaUS 08/939,312
Data di pubblicazione24 nov 1998
Data di registrazione29 set 1997
Data di priorità29 set 1997
Stato tariffaPagato
InventoriMarvin EisenhauerWilliam R. McCormick
Assegnatario originaleBrunswick Bowling & Billiards



ESTRATTO

Time consuming, unreliable leveling of the playing surface of a billiard table is eliminated in a billiard table including a base frame adapted to be supported above the underlying terrain by legs. The base frame has an upper top plate of generally rectangular configuration and a slate bed made up of at least two slate sheets with planar upper surfaces disposed in a generally side by side abutting relation overlying the top plate. A plurality of nuts are secured to the top plate at predetermined locations thereon and a plurality of leveling screws are provided, one for each nut. Each leveling screw includes a threaded shank received in the associated nut in a radially outwardly directed flange at one end of the shank at the interface of the top plate and the slate sheets and engaging one of the slate sheets. Through rotation of the leveling screws, the corresponding slate sheet may be selectively raised, lowered or tipped to cause the planar surfaces to be co-planar in a perfectly horizontal plane.


Fonti:




lunedì 21 novembre 2016

Step 16: Nel design

Nelle sue infinite varianti, la pietra è molto utilizzata nel campo dell’arte e del design.
La sua solidità e la sua continuità riescono a donare allo spazio abitativo una pienezza estetica e psicologica riportandoci alle origini.
La pietra infatti rimanda al legame con la madre terra, e suscita emozioni artistiche, sensazioni di maestosità e regalità.
Nel nostro caso l'ardesia, in virtù della propria scistosità e delle proprietà che possiede, può essere impiegata in vari segmenti artigianali e industriali, in particolare nel design dell'edilizia per la realizzazione di tetti, pavimentazioni, gradoni, ecc.
La presenza del colore ardesia nel design infatti è sempre stata ampia. Questo fatto, soprattutto per quanto riguarda il passato, è dovuto alle proprietà elencate in precedenza, mentre attualmente la scelta è dettata direttamente dalle caratteristiche estetiche di questo colore.

Antico tetto in ardesia
Risultati immagini per l'ardesia nel design
Moderno pavimento in ardesia

La roccia di ardesia infatti è una varietà di scisti calcareo-argillosi facilmente divisibili in lastre sottili, piane, leggere, impermeabili e resistenti agli agenti atmosferici. È una pietra compatta, di colore plumbeo-nerastro e facilmente lavorabile.
L'ardesia tende a schiarirsi dal momento dell'estrazione fino ad assumere una pigmentazione grigio chiara. Ciò avviene dal momento che la tonalità scura è dovuta a residui carboniosi che si ossidano una volta a contatto con ossigeno, umidità e radiazioni ultraviolette.


Fonti:
Wikipedia
PSICO DESIGN

lunedì 14 novembre 2016

Step 15: Pubblicità


Per quanto riguarda il colore ardesia non si riscontra alcuna difficoltà a trovarne la presenza nei manifesti pubblicitari. L'omonima roccia infatti è un materiale molto presente nell'arredamento casalingo.

Nel seguente manifesto infatti possiamo notare come un'azienda si stia pubblicizzando proprio per opere realizzate in questo materiale.
nell'immagine in baso a destra ritroviamo alcuni mobili stilizzati proprio di color ardesia.

Fonti: Consorzio artigiano Fontanabuona

Ardesia

La riscoperta dell'ardesia nell'arredamento e nelle rifiniture architettoniche ripropone gli utilizzi assai diffusi nella storia ligure, ma contemporaneamente si presta anche a soluzioni di grande modernità .
L'ardesia è oggi utilizzata oltre che nella tradizionale produzione delle lastre da biliardo (sotto il tappeto, c'è infatti una lastra di ardesia, insostituibile per le sue caratteristiche di indeformabilità), nel settore dell'edilizia, nell'interior e nel restauro di edifici storici.
Il CONSORZIO ARTIGIANO ARDESIA FONTANABUONA esegue qualsiasi tipo di lavorazione a mano con l'esperienza e la qualità artigiana ma è anche in grado di utilizzare un centro di lavoro a controllo numerico per la lavorazione di materiale lapideo (ardesia - marmo - granito) che nasce dalla più avanzata ricerca nel campo della automazione. Tramite questo centro di lavoro, è possibile eseguire qualsiasi lavorazione di contornatura.
Il nostro personale è a disposizione per studiare insieme al cliente la migliore soluzione per le sue esigenze, preparare disegni e preventivi di tavoli, camini, porta TV, panche, ecc. Inoltre il Consorzio Artigiano Ardesia Fontanabuona fornisce servizi di restauro e manutenzione di qualsiasi manufatto in ardesia degradata o da proteggere. Il Consorzio offre la sua esperienza per la pulizia anche di pavimenti in cotto e altre pietre.


Step 14: Chimica

Come abbiamo gia detto in alcuni precedenti step, il colore ardesia deriva dall'omonima roccia della quale di seguito indicheremo alcuni precisi dettagli dal punto di vista chimico.

L’ardesia è una roccia metamorfica di origine sedimentaria costituita quasi per metà carbonato di calcio, in misura poco inferiore da illite e clorite e infine per la restante parte da quarzo
L’origine delle ardesie risale ad una sedimentazione detritica tra 80 e 70 milioni di anni fa. Questi sedimenti generalmente argillosi, sono costituiti da lastre a granulometria grossolana e da altre più fini. 
In questi materiali da cui deriva l'ardesia, chiamati Scisti della Val Lavagna, il sedimento originario presentava alternanze di livelli arenacei, costituiti prevalentemente da sabbie a granuli quarzosi, e di livelli di fanghi argillosi o argilloso-calcarei. 
Durante lo sviluppo dell’orogenesi alpina, questi sedimenti furono ricoperti da altre masse rocciose e assieme a queste sollevati e ripiegati subendo gli effetti di energiche deformazioni. La sovrapposizione di pressioni orientate, elevate pressione di carico e consistente aumento delle temperature, ha trasformato l’originario sedimento portandolo ad avere le attuali caratteristiche. 
Il colore nero comune sia alle ardesie italiane che ai corrispondenti prodotti europei è dovuto alla presenza di un finissimo pigmento grafitico, originato dalla trasformazione di sostanze organiche presenti nell’originario sedimento.



Step 13: Il colore nel fumetto

Nei fumetti più o meno conosciuti sono presenti vignette contenti una vasta gamma di tonalità cromatiche. Infatti essendo spesso adatti anche ad un pubblico di piccoli lettori, questi ultimi influenzano molto l'espressività di ogni singola vignetta o personaggio.

in questa immagine tratta dal celebre fumetto "Topolino" di Walt Disney ritroviamo il nostro colore ardesia nella lavagna adibita allo svolgimento di un calcolo.
L'ardesia infatti è chiamata anche pietra di lavagna, dal territorio da cui fu inizialmente estratta e da cui presero poi il nome le lavagne che sono tuttora presenti in molti edifici scolastici.


Fonti: DropSea

Nel fumetto "Storia di Genova a fumetti" di Enzo Marciante ritroviamo invece il nostro colore nelle onde di ardesia grigio perla che contraddistinguono il mare ligure.
Nell'immagine in particolare nella vignetta centrale a destra.














Step 12: In cucina

Al giorno d'oggi sono molti gli chef che utilizzano questa pietra direttamente come piatto per servire le pietanze. L'ardesia infatti, già ampiamente usata come supporto di cottura, si trova spesso direttamente sulle nostre tavole.



Per quanto riguarda l'utilizzo nella cottura, questi particolari supporti hanno la capacità, dopo essere stati scaldati dalla fiamma, di mantenere a lungo il calore. Per cotture lente infatti è possibile spostare la pietra dalla fiamma in modo che continui ad irradiare calore gradualmente.
Un inconveniente però, è quello relativo ad eccessiva colatura di grasso che, contrariamente alla griglia, non cade direttamente nel contenitore, in quanto la piastra copre l'intera superficie di cottura.


Fonti:
L'ingresso dell'ardesia sulla tavola


lunedì 7 novembre 2016

Step 11: Un documento

Ancora una volta per quanto riguarda il colore ardesia nello specifico, non troviamo un documento che si riferisca ad esso in quanto tale.
In seguito troviamo il link del "Trattato generale di costruzioni civili 3 : Della copertura dei tetti", di G.A Breymann, edito da Di Baio editore, 1853.
All'interno di quest'ultimo sono presenti due capitoli (10 e 11) che riguardano nello specifico l'utilizzo della roccia d'ardesia come copertura per i tetti in due diverse modalità, rispettivamente "alla tedesca" e "alla francese".

Copertina anteriore

Trattato generale di costruzioni civili 3 : della copertura dei tetti





mercoledì 2 novembre 2016

Step 10: Emblemi

L'uso dell'ardesia nelle opere d'arte è oggi limitato a pochi artisti ma un tempo era uso comune scolpire sulla pietra nera immagini devozionali o stemmi e fregi.
quindi oltre che per il proprio significato o per la propria bellezza, nell'antichità molti loghi erano realizzati in ardesia proprio per le proprietà di questa roccia.

Risultati immagini per stemmi in ardesia

Oggi invece ritroviamo questo colore sullo sfondo dello stemma della Jaguar, nel quale è raffigurato appunto un giaguaro immerso in un grigio ardesia molto scuro, tendente al nero.




Il grigio in generale è invece il colore neutro per definizione. Esprime solidità, durevolezza e resistenza, tutte caratteristiche associate al metallo. Le stesse sfumature dell’argento e dell’acciaio sono molto adatte ad esempio per tutto il settore tecnologico ed informatico come ad esempio la mela della Apple o il logo di Wikipedia.

È uno dei colori più utilizzati per marchi e loghi perché esprime calma, professionalità e autorità. Trova larghissime applicazioni nel mondo dell’industria automobilistica con Nissan, Peugeot, Audi, Toyota, Opel e numerose altre ma anche nella moda e in tutte quelle aziende che vogliono trasmettere le caratteristiche sopra elencate in modo non aggressivo, raffinato ed elegante.


Nonostante sia uno dei colori più diffusi nella grafica dei loghi, è anche uno dei meno amati dalle persone e va quindi utilizzato con molta attenzione al proprio target di riferimento.

Fonti:
Come scegliere il colore di un logo?
Stemmi e loghi auto: il significato dei marchi più famosi

Step 09: L'abbecedario

Con riferimento al colore ardesia, scriveremo un abbecedario contenente parole connesse ed esso in vari ambiti.

A come argilloscisto
B come bassorilievo
C come copertura
D come dipinto
E come esterni
F come figura
G come grigio
H come Hatschek
I come interni
L come lavagna
M come marna
N come naturale
O come ornamento
P come piastra
Q come quarzo
R come roccia
S come statua
T come tetto
U come utensile
V come vaso

martedì 25 ottobre 2016

Step 08: La saggezza popolare

Le frasi sul grigio rivelano che questo colore non è deprimente e triste come viene sempre dipinto: anzi, anche nella nebbia può esserci la poesia. 
Non dimentichiamoci inoltre che il grigio non è altro che l'insieme di sfumature che stanno tra il bianco e nero: in quanto tale, può avere declinazioni praticamente all'infinito.

"Ho l'umore tra il grigio tortora, il grigio antracite e il grigio ardesia"
Fragmentarius 
"I cieli grigi sono solo nuvole di passaggio"
Duke Ellington
"Il mondo non è nero e bianco, sembra più nero e grigio"
Graham Greene
"Quando inizia a diventare il pelo grigio, lascia la donna è attaccato al vino"
Proverbio lombardo
"Come dice un proverbio indiano: se davanti a te vedi tutto grigio sposta l'elefante"
Anonimo
Il capello grigio dice: “Io sono venuto per restare”.
(Proverbio etiope)
Il sapone è grigio, ma lava bianco.
(Proverbio russo)
Cento cavalli grigi non fanno un solo cavallo bianco.
(Johann Wolfgang Goethe)

Di seguito una raccolta di aforismi, frasi celebri e proverbi sul grigio, inteso sia in senso concreto, cioè al colore intermedio tra il bianco e il nero, sia in senso figurato.

A capelli grigi non convengono pensieri biondi.
Anche sulle teste giovani spuntano capelli grigi.
Capelli grigi e denti del giudizio non vengono negli stessi anni.
Capelli grigi e giudizio non vengono sempre insieme.
Capelli grigi son fior di vecchiaia.
Di notte tutti i gatti sono bigi.
La saggezza non viene sempre coi capelli grigi.
Non si grida al lupo che non sia can bigio.
Occhi neri si fan guardare, occhi grigi fanno innamorare.
Se non è lupo è can bigio.


Come si può notare leggendo alcuni dei precedenti proverbi, il colore grigio è sempre stato associato a qualcosa di negativo, ma in alcuni casi i proverbi smentiscono questa credenza popolare e le superstizioni più comuni con degli esempi concreti che ne indicano alcune doti positive.



Fonti: 
aforismi sul grigio
Frasi, citazioni e aforismi sul colore grigio
Aforismi

giovedì 20 ottobre 2016

Step 07: I colori nel cinema

il colore nel cinema è un'aspetto fondamentale, proprio per il fatto che quest'ultimo è basato sulla visione di una sequenza di immagini.
Anche questa volta non trovando l'ardesia direttamente coinvolta, andremo ad analizzare il colore grigio in generale.
Prima dell'avvento dei filmati a colori, essi venivano proiettati in scala di grigi o più semplicemente in bianco e nero (b. e n.). In questo modo, grazie alla diversa intensità del grigio nelle varie parti dell'immagine, si riuscivano a distinguere i soggetti dell'immagine proiettata.

Il b. e n. è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta.
Nelle teorie del cinema, formaliste e realiste, sviluppatesi a partire dagli anni Trenta, il b. e n. non rappresenta un problema in sé, né dal punto di vista estetico, né da quello della percezione: è piuttosto dato per scontato, divenendo materia di dibattito solo con l'avvento del colore.
Secondo Arnheim "l'accettazione di un mondo in bianco e nero" si spiega con "il fenomeno dell'illusione parziale" cui si è soggetti al cinema come a teatro, ossia con il fatto che ci si cala nella rappresentazione mantenendosi però sulla soglia di coscienza. Nello spettatore avverrebbe una "compensazione inconscia", quella stessa per cui nella realtà non vengono registrati nella loro interezza i cambiamenti di prospettiva che riguardano ogni oggetto esteso in profondità proprio perché li si compensa inconsciamente. Sergej M. Ejzenštejn si spinge oltre, facendo cioè non dello spettatore ma del cinema stesso il soggetto della compensazione: per lui il colore materializza una "tendenza" o un "bisogno" espressivo già presenti nel cinema in bianco e nero. I colori hanno avuto comunque una funzione essenziale nella composizione dell'immagine in b. e n., in quanto la luce "attecchisce" diversamente su un giallo o su un verde.

Le teorie più recenti insistono sulla funzione costruttiva più che ricettiva dell'occhio, e dunque sulla differenza fra percezione naturale e cinematografica. Il b. e n. rappresenta uno dei segni più evidenti di questa artificialità si può quindi dire che esso è a sua volta un codice, un aspetto della convenzione, oppure delle tracce lasciate dalla realtà sulla celluloide. In ogni caso il b. e n. trasfigura la realtà, la stilizza, la rende evidente per sottrazione. E può esasperarne il grigiore o mitizzarla fino a renderla fantasmatica: come accade per i volti degli attori che, disincarnati, diventano pure linee, concentrati d'espressione.


infine si può dire che il grigio essendo un colore molto significativo può essere ancora presente nel cinema a colori, soprattutto nello sfondo, magari costituito da un cielo nuvoloso, da una catena montuosa, da una strada interminabile o da un muro di cemento.

Sempre per la sua significatività possiamo anche ritrovarlo in un titolo di un film, come ad esempio "Cinquanta sfumature di grigio".

Fonti:
Bianco e nero - Treccani
       

mercoledì 19 ottobre 2016

Step 06: I colori nella scienza

Dal punto di vista scientifico, ed in particolar modo da quello fisico, il colore può essere analizzato in base al suo spettro d'emissione e ad il suo comportamento con la luce.

Il colore si caratterizza per le seguenti tre qualità:

• Tono o Tinta: è legato alla presenza di una lunghezza d'onda dominante dello spettro di emissione; questa individua il colore fondamentale con cui viene visto un oggetto illuminato.
Se una luce è caratterizzata da una distribuzione spettrale in cui non sia possibile identificare una  lunghezza d’onda dominante, essa sarà definita di colore grigio.

• Purezza o Saturazione: è la vivacità del colore, legata al rapporto tra il contenuto energetico di una luce in corrispondenza della lunghezza d’onda dominante e quello relativo alle rimanenti lunghezze d’onda dello spettro di emissione.
La purezza massima corrisponde all’emissione di una luce monocromatica, mentre la purezza minima corrisponde al grigio.

• Luminosità: è il parametro legato al contenuto energetico globale della luce considerata all’interno dello spettro di emissione. Maggiore è l’energia emessa, maggiore è la luminosità del colore considerato e maggiore risulterà la chiarezza con cui questo verrà percepito.

Il bianco, il nero ed il grigio sono colori che non possono essere tra loro distinti dal punto di vista cromatico per ciò che concerne gli aspetti di tinta e saturazione; sono infatti tutti e tre caratterizzati dallo stesso tipo di curva di emissione spettrale. L’unica caratteristica che li distingue dal punto di vista cromatico è l’intensità, cioè la quantità di energia globalmente emessa.
Il bianco ha luminosità massima, il nero ha luminosità nulla, il grigio ha una luminosità intermedia tra quelle del bianco e del nero.

Nelle applicazioni tecniche per la maggioranza dei casi i corpi non sono neri, ma molti di essi possono essere assimilabili a corpi grigi.
Il valore di assorbimento per tali corpi non vale 1 come per i corpi neri, ma è inferiore, compreso fra 0 ed 1, e costante per ogni valore di lunghezza d’onda, a differenza dei corpi colorati.
Per tali motivi è possibile affermare che il corpo grigio è un corpo nero che ha un valore di assorbimento e di emissione inferiore, ma costante al variare della frequenza.
Il comportamento di un corpo grigio è riconducibile a quello di un corpo nero semplicemente moltiplicando il valore ottenuto per l’emissività monocromatica, il cui grafico è mostrato in seguito:

Emissività monocromatica per corpi differenti


È possibile anche utilizzare l’emissività integrale al posto dell’emissività monocromatica, poiché per il corpo grigio essa è costante per ogni lunghezza d’onda.
Per il corpo grigio la legge di Stefan – Boltzmann diventa: 

                                                           
In tale modo il valore di potere emissivo integrale è inferiore a quella del corpo nero.

Fonti: